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Sicurezza alimentare e informazione al consumatore

Come fa l’industria italiana a garantirci prodotti sicuri?

Investendo una grande quantità di risorse in ricerca, tecnologia, controlli su materie prime e prodotto finito. Più di 2,4 miliardi di euro vengono impegnati ogni anno per garantire la sicurezza alimentare e gli standard di qualità dei nostri prodotti e 60.000 sono gli addetti impegnati quotidianamente in attività di analisi e di controllo qualità. Ogni giorno nelle 6.500 imprese del nostro sistema associativo vengono svolte circa 2,8 milioni di analisi di autocontrollo: circa un miliardo di analisi l’anno. A ciò si aggiungono gli investimenti in ricerca & sviluppo perché anche l’evoluzione tecnologica gioca un ruolo determinante nella sicurezza alimentare. Oggi l’industria alimentare adotta soluzioni tecnologiche in grado di effettuare analisi sempre più accurate e di rilevare quantità sempre più basse di sostanze contaminanti negli alimenti, nei limiti della tolleranza autorizzati dalle Autorità sanitarie.

 

 

Perché un alimento si può deteriorare ? E cosa accade in questo caso?

Perché i batteri, le muffe o i lieviti presenti in abbondanza nell’ambiente in cui viviamo, entrando a contatto con gli alimenti e moltiplicandosi grazie alle sostanze nutritive in esso contenute, innescano dei processi chimico-fisici che modificano le caratteristiche originarie degli alimenti, causando ad esempio il loro rammollimento o inacidimento, cattivo odore, sapore amaro, vischiosità, e cosi via. Anche la luce, l’ossigeno, la temperatura e gli enzimi possono avere una responsabilità in questo senso. Gli alimenti cosi trasformati non sono più commestibili e possono essere pericolosi per la salute.

 

 

Anche i consumatori possono contribuire alla sicurezza dei  prodotti che mangiano?

Si, certamente, perché sono proprio loro l’ultimo anello della catena alimentare e a loro spetta il compito di mantenere in modo ottimale la sicurezza dei prodotti che acquistano. A questo proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo a punto 5 utili regole da seguire:

  1. Abituarsi alla pulizia, anche personale

  2. Separare gli alimenti crudi da quelli cotti

  3. Far cuocere bene gli alimenti

  4. Tenere gli alimenti alla giusta temperatura

  5. Utilizzare solo acqua e materie prime sicure

 

 

Perché l’etichetta di un prodotto alimentare è così importante per noi consumatori?

Perché l’etichetta è la carta d’identità del prodotto. Contiene infatti le informazioni utili a   capire cosa si sta acquistando e consumando: gli ingredienti che contiene, il nome di chi lo produce, confeziona o vende, la data di scadenza o di durata, le istruzioni per la conservazione e l’utilizzo e molte altre notizie. Sempre più spesso sulle confezioni dei prodotti alimentari si trovano anche i valori nutrizionali e consigli d’uso.

 

 

Come facciamo ad essere sicuri che le etichette di prodotti alimentari sono chiare e trasparenti?

L’industria ha l’obbligo di garantire la leggibilità delle etichette dei propri prodotti e di  dimostrare la veridicità delle informazioni che veicolano. Non deve indurre in errore il consumatore sulla natura e l’identità del prodotto, sulla sua quantità e durabilità e sugli ingredienti contenuti. Infine non può attribuire loro proprietà atte a prevenire, curare, guarire una malattia. Le sanzioni civili e penali per chi contravviene a questi obblighi sono molto severe.

 

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